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ACQUA INFORMATA E MEMORIE DELL’ACQUA.
Perché parlare delle memorie dell’acqua?
Con la pubblicazione di questo blog si è scelto di affrontare in maniera divulgativa ed estremamente semplice un tema per lo più sconosciuto al grande pubblico. Il tentativo è quello di sottoporre anche all’interesse dei non addetti ai lavori, quelli che sono stati in questi ultimi decenni i risultati degli studi scientifici di illustri studiosi italiani e non. Questo perché, quando si tocca il tema delle memorie dell’acqua, risulta abbastanza automatico rivolgersi ad ambienti prossimi alla spiritualità e al mondo olistico. Poco si conoscono quelli che sono stati gli enormi e stupefacenti progressi ottenuti nel campo della fisica quantistica e della biologia di frontiera da più generazioni di scienziati che indefessamente e tra mille ostacoli e carenze di budget hanno prodotto voluminosissimi studi e sviluppato ed applicato tecnologie derivanti da essi. In un’epoca frenetica come la nostra, dominata dall’accelerazione impressa dalla rivoluzione tecnologica, le generazioni non native digitali hanno assistito alla rapida realizzazione di tecnologie giudicate impossibili e visionarie solo fino a pochi anni prima. Oggi come oggi, riteniamo che una “visionaria” tecnologia dell’acqua, finora accessibile per la sua complessità principalmente a quei piccoli folli gruppi di studiosi-pionieri che ad essa hanno sacrificato l’intera esistenza, costituirà in un futuro assai prossimo non solo una metodologia ricorrente di approccio nei più svariati campi di applicazione, ma anche una nuova opportunità di riconsiderazione della visione del mondo e della vita.
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