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STUDI SULLA FUSIONE FREDDA IN ITALIA: GIULIANO PREPARATA

Il lavoro e il coraggio di Giuliano Preparata (1942-2000)

Saremo per forza costretti, negli anni a venire, a riconoscerci debitori di molti benefici derivanti dal lavoro di Giuliano Preparata così come dalla sua ostinazione, il suo coraggio e la sua integrità. Per quella parte di pubblico attenta non solo al progredire delle scoperte scientifiche, ma anche ad una possibile e stretta relazione che venga ad instaurarsi tra la scienza e l’etica nell’ottica di una totale condivisione per il bene comune e non unicamente per logiche di profitto individuali o di gruppi specifici, l’approccio alla ricerca testimoniato da Giuliano Preparata, è stato totale, o per usare un termine a lui caro, “coerente”. Scienza ed etica che lavorano in maniera sincronica, senza che l’una possa vibrare senza influenzare l’altra: è quello che succede quando lo scienziato si avvicina alla vita vera, senza rimanere confinato in quello che può spesso diventare il suo mondo astratto, se non altro nella degenerazione di un determinato atteggiamento. Giuliano Preparata nasce Padova nel 1942, si laurea a 22 anni in Fisica Teorica a Roma sotto la guida del prof. Raoul Gatti e, intraprendendo la sua attività di ricercatore, diviene ben presto in pochi anni una giovane celebrità nel firmamento della Fisica teorica mondiale. Già dal 1967 è chiamato ad insegnare nelle più prestigiose università statunitensi incluse Harvard e Princeton, ritornando poi in Italia negli anni successivi fino ad ottenere la cattedra di Fisica Teorica all’età di 33 anni.

Il Prof. Giuliano Preparata.

Al di fuori dell’ambiente della fisica, ma ben saldo nell’immaginario collettivo, il suo nome è principalmente legato alle ricerche sul tema della fusione fredda, seguenti di poco l’esperimento condotto e pubblicamente annunciato dai chimici Fleischmann e Pons nel 1989, che sostennero di averla realizzata. Preparata, già docente in quegli anni all’Università di Milano, condurrà anch’egli, come altri pionieri, il proprio gruppo di studio sulla fusione fredda di cui faranno parte anche Emilio del Giudice, Tullio Bressanie  altri. Molte furono all’epoca le polemiche insorte intorno agli esperimenti dei ricercatori Fleischmann e Pons, tra cui una serie di obiezioni avanzate, quali ad esempio la scarsa riproducibilità del fenomeno e la mancanza di emissione di neutroni. Così come numerose furono in seguito anche le critiche espresse dalla comunità scientifica scettica e dalla stampa nei confronti delle decine di diversi team di ricerca, nati di lì a poco, che decisero di percorrere il medesimo campo di indagine. La fusione fredda, il sogno pulito e sicuro di tutta l’umanità nel bel mezzo delle contraddizioni di un’epoca già funestata da Chernobyl: questa “eventuale” possibilità offerta dalla natura di ricavare enormi quantità di energia a basse temperature, senza emissione di scorie e a costi praticamente annullati: un’opzione rivoluzionaria per il mondo e conseguentemente per tutte le sue logiche economiche, politiche e sociali. Rimangono nella memoria a questo proposito le dichiarazioni rilasciate da Preparata a Milena Gabanelli nella storica puntata della trasmissione Report del 24/09/1997. Mentre Preparata si addentra nella spiegazione del fenomeno e dell’esperimento, sottolineandone l’importanza in virtù dei benefici che le applicazioni tecniche ed ingegneristiche della fusione fredda apporterebbero, non manca di evidenziare altresì quali interessi andrebbero a ledere, poiché l’economia mondiale, essendo settata su parametri differenti, non avrebbe proprio modo di farsi trovare pronta ad accogliere una scoperta di così devastante impatto. Tutta l’esistenza di Giuliano Preparata come ricercatore si svolge su una linea di indagine assai delicata, sulla quale muoversi non è affatto semplice, ma sicuramente preferibile ad altra opzione. Così, su questa medesima linea sottile che apparentemente separa anche le differenti manifestazioni della materia a lui tanto cara, si sviluppa anche il suo interesse per i campi elettromagnetici dell’acqua, la coerenza elettrodinamica quantistica e l’applicazione dei principi dei domini di coerenza dell’acqua sull’omeopatia (da lui enunciati per la prima volta e in seguito sviluppati in ambito biomedico da Luc Montagnier).

Report Rai Giuliano Preparata Milena Gabanelli 24/09/1997

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